Domanda:
possibile che in quasi 60 anni nessuno ha risolto la situazione??
2007-06-05 05:50:31 UTC
da quasi 60 anni ci sono scontri tra palestinesi ed ebrei israeliani... possibile che nessun paese oppure l'ONU si siano interessati della situazione?? forse perchè non c'è un ritorno di denaro... bo
Dieci risposte:
maroc
2007-06-10 11:43:06 UTC
interessarsi l'onu si è interessato (anzi si può dire che anche l'onu abbia contribuito a dare il via al casino), ma le risoluzioni dell'onu finiscono sempre nel dimenticatoio oltre ad avere difficoltà a passare visto l'incondizionato appoggio ad israele degli usa col loro potere e diritto di veto.
Sbadiglio
2007-06-05 14:26:34 UTC
Dal mio punto di vista la questione è così:



giuridicamente e legalmente Israele non esiste. C'è stata un'appropriazione arbitraria di territorio palestinese a favore degli ebrei. Moralmente sono sicurache gli ebrei si meritassero e si meritino tuttora una patria, un posto dove stare in pace e non rischiare più di subire quello che gli è successo in più di 2000 anni di storia (con culmine nel nazismo). Tuttavia, i loro bisogni giustificatissimi sono stati anteposti a quelli altrettanto giusti dei palestinesi. Considerando che ciò è avvenuto con l'appoggio e l'aiuto inglese e che comunque la comunità internazionale non ha fatto serie opposizioni, non c'è da stupirsi che la situazione in questi anni non si sia risolta ma solo peggiorata. Purtroppo tutti seguono i propri interessi e anche le organizzazioni internazionali sono formate da stati che comunque, più o meno, fanno solo gli interessi del loro stato di appartenenza. In più, da un punto di vista economico, Israele è potente e ricca e ha rapporti commerciali con mezzo mondo; invece la Palestina no.
andrea_tua
2007-06-07 20:33:32 UTC
in 60 anni non siamo riusciti a risolvere la situazione dell'immondizia a napoli...
jjje2p
2007-06-07 19:55:22 UTC
il guaio è nel clima di rassegnazione che vige nell'uomo... ogni giorno si tende sempre più a dire "tanto orami è così, che ci vuoi fare"... e invece no, bisogna lottare, impegnarsi... si vede che anche l'ONU sta invecchiando. per quanto riguarda gli ebrei.. è impossibile capire come si fa a predisporsi così nei confronti di altri esseri umani, quando la propria precedente generazione ha subito lo stesso trattamento? eppure anche un ebreo come primo levi diceva nel suo libro se questo è un uomo: "meditate che questo è stato; io vi comando queste parola, scolpitele nei vostri cuori,ripetetele ai vostri figli; o vi disfaccia la casa, la malattia vi impedisca, i vostri nati torcano il viso da voi" grave controsenso. tutti devono rispettare questo comando a seguito di una maledizione, meno che gli ebrei. i primi che, col loro secolare dolore, dovrebbero dare l'esempio al mondo....un esempio di ciò che provoca guerra e razzismo, un esempio di pace quindi. non un esempio di dolore....
hembra_la_gargola
2007-06-06 23:13:32 UTC
nel mio piccolissimo penso che per risolvere una situazione che va degenerando per prima cosa non ci si debba schierare.invece l america si è schierata(e non fatico a capire il perche visto che l america sono gli ebrei) rafforzando l una e rendendo piu feroce e arrabbiata l altra.il ritorno di denaro c e solo se i due paesi rimangono in guerra,gli israeliani prendono le armi dagli stati uniti francia e germania i palestinesi invece dall arabia saudita iran e siria..l onu dici???dove hanno diritto di veto una russia e una cina?non pensare all onu come il paladino della giustizia,l onu se nn cambia è destinata a diventare una facciata.li dentro decidono se combattere un paese o meno ma lo scelgono in base ai propri interessi...dei diritti umani se ne fregano proprio.
Odio I Qualunquisti
2007-06-05 12:54:58 UTC
no, il ritorno di denaro c'è infatti la regione ricca è stata ben delimitata e chiamata libano... il resto è religione....
Pipro
2007-06-11 12:41:13 UTC
Il problema è più complesso di quanto si crede. Sostanzialmente, sia gli Israeliani che i Palestinesi vorrebbero il controllo assoluto della Terrasanta. In realtà, se si tenesse conto del significato storico e spirituale di quei luoghi ed ogni popolo avesse una vera coscienza, si converrebbe che la Terrasanta dovrebbe diventare il prototipo della pacifica ed amorevole convivenza tra i popoli, luogo di incontro tra le culture, nel segno della solidarietà e del reciproco rispetto. Non si dimentichi, infatti, che Gerusalemme e la Palestina sono luoghi sacri per Ebrei, Cristiani e Musulmani. Il problema vero è che, per raggiungere la pace, è necessario il requisito della plurilateralità: cioè bisogna essere tutti d'accordo. Onestamente, non mi pare che in questo momento vi sia la volontà politica di agire in tal senso, da parte di nessuno.
blasco_01
2007-06-07 15:53:16 UTC
Premetto la terzietà ed il convincimento che due stati dovrebbero esistere dove al momento ne esiste uno solo, ma non è vero come è stato sostenuto in una risposta che lo stato di israele giuridicamente non esiste.



Dopo il disfacimento dell'impero ottomano alla fine della prima guerra mondiale, la Gran Bretagna ottenne mandato dalla Società delle Nazioni (la progenitrice dell'ONU) sui territori palestinesi.

La situazione rimase invariata fino alla fine della seconda guerra mondiale, durante la quale la Gran Bretagna varò diversi provvedimenti, volti addirittura a proibire la vendita di nuovi terreni ad ebrei in territorio palestinese e a proibire l'attracco di nuove navi di profughi, visto che la palestina era la via di fuga di molti ebrei europei.

Ciò suscito la nascita di un fronte interno ebraico, e al contempo la nascita del terrorismo in quelle terre. La lotta infatti non era pacifica, anzi, andava avanti a colpi di attentati dinamitardi.

Alla fine della seconda guerra mondiale la società delle nazioni si scioglie, la sua eredità, non solo morale, è raccolta dall'ONU, ed in seno a questa neonata organizzazione si cercò di dare assetto alla questione palestinese. Nel frattempo gli ebrei membri di varie forze armate continentali si trasferirono in palestina, tra queste la famosa "brigata ebraica", composta da ebrei europei e palestinesi che armata dagli inglesi contribuì alla liberazione anche del nostro paese. Già l'aria si faceva pesante e la contrapposizione politica ed ideologica era forte: i palestinesi volevano uno stato unico, composto da esponenti di entrambe le confessioni ed etnie, magari bicefalo, che rappresentasse cioè separatamente i due popoli. Alcune fazioni negavano invece fermamente la prospettiva di uno stato ebraico.

Gli ebrei invece caldeggiavano la costituzione di due stati, uno Stato ebraico di palestina ed uno Stato arabo, indipendenti. Questa linea fu quella sposata in una risoluzione ONU del '47, nella quale si precisava che gerusalemme sarebbe stata un protettorato ONU

La seconda opzione fu osteggiata dalla popolazione araba, e al momento in cui la Gran Bretagna abbandonò la palestina, il 14 maggio '48 fu proclamata la nascita dello Stato di Israele.

E subitò scoppio la guerra dei cinque eserciti...

La costituzione dello stato di israele sarebbe stata comunque proclamata dalle nazioni unite, che presumibilmente, avevano variato il loro orientamento.
megaries_1
2007-06-05 15:39:52 UTC
Il fanatismo religioso.
Federico
2007-06-05 13:33:11 UTC
Gli Ebrei non hanno ancora capito che ormai tutto il Medio ed il Vicino Oriente sono di religione islamica. Sono degli invasori, capisco Ahmadinejad che li critica sempre!, come gli Americani in Italia durante la Guerra. L'ONU se intervenisse come dovrebbe, scatenerebbe così l'ira di Nazioni già di per sé con situazioni complicate ed imbarazzanti, tipo Iraq, Iran ed Afghanistan, con una ovvia riduzione delle esportazioni di petrolio, potrebbe salire anche al 300 dollari al barile.

Conviene?


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