Domanda:
Principio di Sussidiarietà?
2007-06-16 07:58:07 UTC
Salve popolo di answer...
Sto studiando diritto comunitario e fra i vari concetti ho trovato quello del principio di sussidiarietà, che sta alla base del trattato sull'Unione Europea...qualcuno riesce a spiegarmelo in maniera semplice ma corretta?

P.s.Ovviamente su internet, wikipedia e libri ho già guardato, vorrei piuttosto la vostra idea sul principio...
Sette risposte:
2007-06-16 09:03:26 UTC
dunque in maniera molto semplice il principio di sussidiarietà prevede che la Comunità interviene ( nei settori che non sono di sua competenza) solo quando gli Stati membri non sono in grado di raggiungere autonomamente gli obiettivi previsti.



E' una sorta di "assistenza"..se uno degli Stati membri non ce la fa da solo interviene l' Unione Europea.



Ciao ;-)



P.s. la ratio di questo principio sta nell'evitare ingerenze comunitarie laddove non siano necessarie, e allo stesso tempo garantire l'intervento della Comunità anche in settori di competenza esclusiva degli Stati membri.
Totila
2007-06-16 15:37:47 UTC
Ciao,

è il concetto per cui un'autorità centrale avrebbe una funzione essenzialmente sussidiaria, cioè sarebbe un mezzo complementare e integrativo, essendo ad essa attribuiti quei soli compiti che le autorità locali non siano in grado di svolgere da sè. Con interpretazione più recente, con riferimento alla Comunità europea, il principio secondo il quale dovrebbe essere riservata alla comunità, come organismo centrale, l'esecuzione di quei compiti che, per le loro dimensioni, per l'importanza degli effetti, o per l'efficacia a livello di attuazione, possono essere realizzati in modo più soddisfacente dalle istituzioni comunitarie, che non dai singoli stati membri.

CIAO
.
2007-06-16 15:37:37 UTC
Definizione.

Il principio di sussidiarietà ( riconosciuto dal trattato dell'Unione Europea di Maastricht ) riguarda i rapporti tra Stato e società.



Esso é un fondamentale principio di libertà e di democrazia, cardine della nostra concezione dello Stato.



Esso si articola in tre livelli:





a) Non faccia lo Stato ciò che i cittadini possono fare da soli:



le varie istituzioni statali devono creare le condizioni che permettano alla persona e alle aggregazioni sociali (famiglia, associazioni, gruppi, in una parola i cosiddetti "corpi intermedi") di agire liberamente e non devono sostituirsi ad essi nello svolgimento delle loro attività.

Questo perché la persona e le altre componenti della società vengono "prima" dello Stato: l'uomo é principio, soggetto e fine della società e gli ordinamenti statali devono essere al suo servizio.

Per questo motivo lo Stato deve fare in modo che i singoli e i gruppi possano impegnare la propria creatività, iniziativa e responsabilità, impostando ogni ambito della propria vita come meglio credono, risolvendo da soli i propri problemi.

In questo modo, si uniscono insieme il massimo di libertà, di democrazia e di responsabilità, sia personale che collettiva.





b) Lo Stato deve intervenire (sussidiarietà deriva da subsidium, che vuol dire aiuto) solo quando i singoli e i gruppi che compongono la società non sono in grado di farcela da soli:



questo intervento sarà temporaneo e durerà solamente per il tempo necessario a consentire ai corpi sociali di tornare ad essere indipendenti, recuperando le proprie autonome capacità originarie.





c) L'intervento sussidiario della mano pubblica deve comunque essere portato dal livello più vicino al cittadino:



quindi in caso di necessità il primo ad agire sarà il comune.

Solo se il comune non fosse in grado di risolvere il problema deve intervenire la provincia, quindi la regione, lo Stato centrale e infine l'Unione Europea.

Questa gradualità di intervento garantisce efficacia ed efficienza, libera lo Stato da un sovraccarico di compiti e consente al cittadino di controllare nel modo più diretto possibile.

Applicando questo principio, lo Stato si mette davvero al servizio dei cittadini, aiutando la formazione di un cittadino attivo e autonomo, che non sia un suddito passivo e sempre bisognoso di assistenza.

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Se ti fossero necessarie informazioni mirate a qualche singolo punto, fammelo sapere che vedrò di poterti essere maggiormente d'aiuto

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Per quanto riguarda il mio parere, trovo che sia molto civile che chi si occupa di un Paese non ignori il fatto che non tutti nascono con le stesse opportunità. La miseria, lasciata a se stessa, non produrrebbe che delinquenza a diversi livelli.

Sono però anche del parere che i servizi non debbano aiutare indiscriminatamente e soprattutto chi dimostra di volerne approfittare. Il meccanismo della Banca mondiale dei poveri funziona in fondo secondo lo stesso principio della sussidiarietà e di risultati né sta davvero offrendo tanti in positivo.
Anna C.
2007-06-16 15:14:15 UTC
detto a livello terra terra: il principio di sussidiarietà si applica quando un progetto che sarebbe di competenza di una certa istituzione, per motivi tecnico-organizzativi non può essere attuato. Allora l'Ente territorialmente o amministrativamente più in alto se ne fa carico.

Scusa le omissioni sulla verticalità o orizzontalità che richiederebbero esempi dettagliati.

buon lavoro
blasco_01
2007-06-18 15:20:23 UTC
In poche parole, il livello superiore deve intervenire "previo esaurimento dei mezzi interni"... cioè il livello superiore gerarchicamente, non solo a livello comunitario, dovrebbe intervenire soltanto quando quello inferiore non ha i mezzi necessari per affrontare un problema, o quando è necessario adottare una soluzione omogenea.
╰☆╮*.:。* LuЙa ★*:。*╰☆
2007-06-16 16:18:56 UTC
avrei tante cose da dirti...

studio giurisprudenza e ad un esame mi hanno stressata con questo principio....

ma ora ho da fare non posso...

magari domani ti scrivo qualcosa!!!
Il Fancazzista social club
2007-06-16 15:09:39 UTC
in parole povere, ogniuno mangia come e dove può.


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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