Le fantomatiche "missioni di pace" sono un ossimoro che si basano su un presupposto sbagliato... cioè che esse esistano.
Questo termine ha due origini distinte:
-quella di chi le approva per giustificare lo scopo;
-quelle di chi le disapprova rilevando il contrasto tra la parola "pace" e le armi.
Di fatto sbagliano entrambi... poichè le "missioni di pace" non esistono nè nel diritto bellico, nè nella carta delle Nazioni Unite e nè in nessun altra legge nazionale od internazionale.
Esistono invece le "Operazioni di Supporto alla Pace" (Peace Support Operations - PSO) che sono sancite dalla carta delle Nazioni Unite al capitolo VI e VII.
Esse contemplano anche l'uso delle armi, non a scopo di muovere guerra, ma al fine della deterrenza, dell'autodifesa e della difesa di chi si deve proteggere dal mandato stabilito o, in casi particolari, sino al combattimento a scopo di coercizione e ritorsione per il mancato rispetto dei termini stabiliti dal mandato internazionale.
Queste ultime operazioni, benchè facenti parte delle PSO, prendono il nome di Peace Enforcing ovvero "Imposizione della Pace".
Le disquisizioni che si fanno sulla parola "pace", sulle "missioni di pace", sulla "democrazia portata con le armi" sono solo critiche sterili e portate avanti da chi non conosce la normativa che interessa questo tipo di operazioni militari che, proprio perchè militari, sono armate... altrimenti avrebbero mandato un esercito di ricottari a portare la pace col pecorino stagionato;
Queste missioni, proprio perchè basate sulla deterrenza, si basano sul concetto di superiorità bellica... quindi, per far paura ad uno che ha il fucile, si devono avere i carri armati.
Il concetto di "guerra", invece, ha una definizione giuridica definita e non si può estendere a chiunque usi armi... sennò potremmo dire che le forze dell'ordine sono in guerra perchè, in taluni casi, devono usare le armi per far rispettare la legge.
La "guerra" è finalizzata alla distruzione delle capacità offensive e strategiche dell'avversario, al fine di prevalere in una disputa tra due o più stati sovrani; i militari in Afghanistan non hanno lo scopo di distruggere ma la ricostruzione post-bellica, la salvaguardia degli indifesi, la ricostruzione del tessuto sociale, amministrativo, giudiziario e di governo della regione, lo sminamento, la cura dei malati, le vaccinazioni, la ripresa industriale, ecc ecc ecc.
Spesso poi si parla a vanvera dell'articolo 11 della Costituzione...le disquisizioni quì, cadono sino nel ridicolo di chi non capisce nemmeno il significato grammaticale di 4 parole "messe in croce"... oltre che si soffermano spesso alla prima parte dell'articolo senza leggere la seconda... quindi, a titolo illustrativo, lo scrivo per intero:
Art. 11 della Costituzione Italiana:
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Quindi:
-l'Italia è stata autorizzata all'uso della forza a scopo coercitivo, e non allo scopo di limitare la libertà di altri popoli o come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali;
-l'articolo 11 ripudia la guerra come risoluzione delle controversie internazionali ma, se prendiamo in considerazioni le operazioni fatte dall'Italia, non essendo queste di guerra conclamata contro uno stato sovrano, non è applicabile;
-l'articolo 11 di fatto consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, le limitazioni necessarie a promuovere la pace... sia diplomaticamente sia, se necessario, con l'uso della forza limitato alle dispozioni stabilite dal mandato internazionale.
Per quanto riguarda il tipo di missioni militari, ti invio a consultare la voce "operazione militare", su su Wikipedia, che ho scritto personalmente:
http://it.wikipedia.org/wiki/Operazione_militare
La pace, inoltre, non la portano i missionari o le organizzazioni non governative... al massimo possono portare sollievo morale e medico ad una piccolissima cerchia di persone; essi sono un palliativo, non la cura... non sono loro a sminare i campi minati dove giocano i bambini, ricostruire case, acquedotti, elettrodotti, ricostruire il tessuto sociale, aiutare il governo a ripristinare la legalità, abbattere il crimine...
Quindi questo tipo di aiuti non sono la cura... ma un cerotto su una frattura esposta e non è con i "placebo" che si può curare.
Creare un centro medico all'uscita di un campo minato, ad esempio come fa Emergency, per amputare le gambe spappolate di quelli che l'hanno attraversato... è un gesto nobile... ma non risolve nessun problema.
In conclusione le Missioni di Pace non esistono e questa definizione porta solo confusione e di fatto nessuno a livello internazionale la usa.
Non confondiamo quindi la "Pace" con la "Pacificazione" poichè la prima è una condizione (l'assenza di tensioni), la seconda è un'azione, cioè quella di interrompere le ostilità... che è il presupposto per la pace.
Per quanto riguarda l'Operazione di Supporto alla Pace in Afghanistan (PSO), chiesta nello specifico, è iniziata al termine della (vera) guerra che è iniziata il 7 ottobre 2001, a seguito dell'invasione degli USA e della Gran Bretagna, ed è terminata il 20 dicembre 2001 quando, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, ha approvato la Risoluzione n.1386. con la quale ha autorizzato il dispiegamento nella città di Kabul ed aree limitrofe di una Forza multinazionale denominata "International Security Assistance Force (ISAF)", con il compito di assistere le istituzioni politiche provvisorie afgane a mantenere un ambiente sicuro, nel quadro degli Accordi di Bonn del 5 dicembre 2001.
L'invasione è stata una risposta agli attacchi dell'11 settembre 2001 a New York e Washington, e dopo l'ultimatum ai Talebani lanciato il 21 settembre 2001 da George W. Bush in cui si chiedeva principalmente di:
- consegnare i leader di Al-Qaida (responsabili dell'attacco agli USA);
- liberare tutti i prigionieri di nazioni straniere;
- chiudere i campi d'addestramento terroristici e consegnare i terroristi alle autorità competenti.
Al momento in Afghanistan sono in piedi due campagne militari:
-Operazione ISAF (sopra citata):
Trattasi di "Operazione di Supporto alla Pace" e nella fattispecie di una "imposizione della pace" (vedi link che ti ho dato) con lo scopo di proteggere il governo transitorio, proteggere la popolazione, ricostruire le strutture governative, avviare l'economia e ripristinare le strutture basilari (scuole, acquedotti, centrali, ecc).
Il 13 ottobre 2003, il Consiglio di Sicurezza estese il mandato dell'ISAF anche al resto dell'Afghanistan.
-Operazione "Enduring Freedom":
Iniziata con la campagna di invasione dell'Afghanistan, dal 5 ottobre 2006 il controllo dell'Afghanistan è passato ufficialmente sotto ISAF, in coordinazione con il governo afghano, mentre Enduring Freedom continua a lavorare parallelamente con essa per costringere i talebani ad arrendersi e/o patteggiare.
L’operazione è stata autorizzata con le risoluzioni ONU n. 1368, 1373 e 1386 del 2001 con lo scopo di:
-disarticolare e distruggere l’organizzazione terroristica AL QAIDA;
-interdire l’accesso e l’utilizzo di armi di distruzione di massa da parte di gruppi terroristici;
-scoraggiare altri Paesi a continuare a sostenere, in modo diretto o indiretto, il terrorismo internazionale.
L'operazione, dopo la fine della guerra e il passaggio ufficiale ad ISAF, ha lo scopo di:
-concludere la pacificazione e stabilizzazione del Paese;
-prevenire il riemergere del terrorismo;
-supportare le operazioni umanitarie;
-addestrare l’Afghan National Army;
-neutralizzare le sacche di terrorismo ancora presenti, le possibili basi logistiche ed i centri di reclutamento.
Per concludere, i militari italiani sono entrati in territorio afghano solo dopo la guerra, essa è iniziata per distruggere i terroristi che hanno dichiarato guerra al "mondo occidentale" con i famosi attacchi dell'11 settembre.
Benchè la guerra sia ufficialmente terminata, continuano le azioni di pacificazione, sia con l'uso della forza, sia come deterrente per il rispetto coercitivo delle condizioni imposte dall'ONU, verso le organizzazioni terroristiche che non cessano la loro attività sul territorio.
Presumibilmente le missioni continueranno sino a che il nuovo Esercito Afghano non sarà in grado di controllare il territorio autonomamente.
Questo punto è fondamentale, poichè la coalizione internazionale è supportata dal governo Afghano che ha la sovranità di decidere che tutte le forze militari abbandonino il paese.
Spero di essere stato chiaro.